L’Alliance Française de Venise au Palazzo Grassi – Incontro con Frédéric Vitoux dell’Académie Française

Il ciclo «L’Alliance Française de Venise au Palazzo Grassi» torna al Teatrino di Palazzo Grassi per un incontro dal titolo “Rossini da Venezia a Parigi” con Frédéric Vitoux, dell’Académie Française.

“L’Alliance Française de Venise au Palazzo Grassi” vede collaborare le due istituzioni veneziane per una serie di incontri che hanno come protagonisti alcune personalità culturali che ricoprono prestigiose cariche all’interno di Istituzioni francesi, in dialogo con Bruno Racine, direttore di Palazzo Grassi – Punta della Dogana.

Incontro in francese con traduzione simultanea in italiano.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Le porte del Teatrino aprono 20 minuti prima dell’inizio dell’evento con accesso prioritario per i soci dell’Alliance française 30 minuti prima dell’inizio, su presentazione della tessera socio 2023.


ROSSINI, DA VENEZIA A PARIGI

Tra Venezia e Parigi si iscrive e si sviluppa la carriera di Gioacchino Rossini (1792-1868).

Venezia è la gioventù, la pazza giovinezza di Rossini come testimonia, dal 1810 (aveva appena 18 anni), una farsa Comica, La Cambiale di matrimonio rappresentata a novembre al teatro San Moisé (oggi non più esistente).

Tra il 1810 e l’inizio del 1813 seguiranno altre otto opere, di cui cinque per Venezia che divenne la sua città preferita. Restituisce all’opera la sua libertà, la sua folle invenzione melodica, la arricchisce delle sue nuove scoperte orchestrali e della sua impertinenza. Scrive velocemente, come se suonasse. L’opera seria ritrova con lui il suo splendore. Tancredi, rappresentata alla Fenice nel febbraio 1813, è un trionfo. Non solo nella città del Canal Grande, ma in tutta Italia e, presto, in Europa .

Parigi, dal 1825, è il momento per Rossini di ricevere gli allori dovuti ad un maestro che il mondo venera, che ogni capitale vorrebbe accogliere. Parigi è il periodo di Guillaume Tell rappresentato il 3 agosto 1829. La sua opera più acclamata? Forse…Ma l’opera dopo la quale abbandonerà il teatro lirico. Alle sue quaranta opere seguiranno quaranta anni di silenzio. Parigi è dunque anche, in un certo senso, l’enigma di questo silenzio.

Frédéric Vitoux 

 

BIOGRAFIA

Frédéric Vitoux è nato il 19 agosto 1944 a Vitry-aux-Loges (Loiret).

Frequentò la scuola media Massillon, poi il liceo Charlemagne a Parigi. Dopo il diploma, prepara il concorso di ammissione all’IDHEC (Istituto degli alti studi cinematografici) per poi orientarsi verso studi letterari: laurea in lettere alla Sorbona e poi dottorato, nel 1968, con una tesi dedicata a Louis-Ferdinand Céline – la stessa tesi che, in forma rimaneggiata, compare presso Gallimard nella primavera 1973, nella collezione «Les Essais», con il titolo Louis- Ferdinand Celine, Misère et parole.
Parallelamente ai suoi studi, scrive regolarmente sulla rivista cinematografica Positif a partire dal 1966.

Nel settembre 1973 esce il suo primo romanzo, Cartes postales.

Nel 1974 collabora al nuovissimo Quotidien de Paris come critico letterario, poi, quattro anni dopo, si unisce alla redazione del Nouvel Observateur come critico letterario, poi critico cinematografico, e poi cronista letterario specializzato in ambito estero.

Ha lavorato nell’editoria, come consulente letterario presso l’editore Stock negli anni ’70 e poi nel comitato di lettura delle edizioni Calmann-Lévy fino all’inizio degli anni ’90.

Dal 1973 ha pubblicato regolarmente romanzi, in particolare Sérénissime (1990), premio Valery-Larbaud, Charles e Camille (1992), Gran Premio del romanzo della città di Parigi, La Comédie de Terracina (1994), Gran Premio del romanzo dell’Académie Française. Ma anche alcuni saggi: uno studio biografico su Rossini, un’opera su Venezia e diversi libri dedicati a Céline, in particolare Bébert le Chat di Louis-Ferdinand Céline (1976) e La Vie de Céline (1988), premio Goncourt della biografia, premio Femina-Vacaresco e premio della critica dell’Académie française.

Frédéric Vitoux ha anche scritto la sceneggiatura e i dialoghi di un libero adattamento  di Sans Famille, di Hector Malot, trasmesso sul canale televisivo France 2 nel dicembre 2000, e la sceneggiatura di un altrettanto libero adattamento di Robinson Crusoe, sempre per France 2, due anni dopo.

È stato eletto all’Académie française il 13 dicembre 2001, alla poltrona di Jacques Laurent (15a poltrona), e ricevuto il 27 marzo 2003 da Michel Déon.

Ce post est disponible en : Français (Francese)

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