Stravinsky à Venise – Conferenza di Robert Piencikowski con ascolti di musica dal vivo del Quartetto d’archi Extra Harmoniae

10 NOVEMBRE ore 18.30 – Scuola Grande di San Marco
Campo dei Santi Giovanni e Paolo, 6777 – Venezia
Sala San Domenico
Conferenza in francese con traduzione simultanea in italiano. *POSTI ESAURITI PER LA DATA DEL 10 novembre 2023 a Venezia*

11 NOVEMBRE ore 18.30 – Auditorium Centro Culturale Candiani
P.le Luigi Candiani, 7 – Mestre (VE). Conferenza in francese con traduzione simultanea in italiano.

Ingresso libero (fino ad esaurimento dei posti disponibili) su iscrizione compilando questo modulo: https://bit.ly/3Q6C8v1

 

Robert Piencikowski,  curatore di importanti fondi presso la Paul Sacher Stiftung di Basilea e per più di un decennio docente all’IRCAM di Parigi, sarà il relatore di una conferenza che offrirà uno sguardo originale sul rapporto tra Stravinsky e Venezia e sulle particolari circostanze storiche che portarono alla sepoltura del compositore presso il cimitero di San Michele a Venezia.

Il Quartetto d’archi Extra Harmoniae eseguirà alcuni brani esemplificativi del percorso estetico del compositore russo.

 

Che Stravinsky sia sepolto a Venezia risponde ad un’intenzione simbolica. Contrariamente a un’opinione generalmente diffusa, i suoi eredi non avrebbero obbedito alla volontà del compositore. Anche se i legami tra l’autore della Sagra della Primavera e la Città dei Dogi sono stati se non stretti, almeno continuativi a più riprese, è proprio a particolari circostanze storiche che si deve questa scelta. Compositore russo esiliato in Svizzera, in Francia e poi negli Stati Uniti, la sua personalità fu molto presto associata al movimento eurasiatico, che vedeva nella sintesi tra Oriente e Occidente il movimento a cui doveva rispondere il futuro della cultura europea. Inoltre, in piena Guerra Fredda, associare il nome di Stravinsky a quello di una città situata a metà strada tra due civiltà antagoniste, rappresentava una sfida alle potenze economiche rivali -comunismo e capitalismo – allora come oggi in conflitto tanto aperto quanto latente. Le sfide culturali ideologiche mascherano le poste in gioco economiche: Venezia, città delle maschere? A sostegno delle ricerche musicologiche antiche e recenti (lavori di Pierre Souvtchinsky, Robert Craft, Stephen Walsh e Richard Taruskin), illustrata con tre composizioni per quartetto d’archi che riassumono le tre fasi principali della sua evoluzione estetica – Tre pezzi per quartetto d’archi (periodo russo), Concertino (periodo neoclassico), Doppio canone in memoria di Raoul Dufy (periodo seriale), Questa presentazione si propone di esporre in che modo la presenza postuma di Stravinsky a Venezia rappresenti da sola il ruolo che questo musicista avrà avuto nell’inconscio musicale collettivo, all’indomani delle due guerre mondiali che hanno sconvolto il XX secolo.

Robert Piencikowski

 

 

Robert Piencikowski

Studiò musica e letteratura al Conservatorio e all’Università di Ginevra (studi con Jean Starobinski, Roland Barthes, Yves Bonnefoy e Michel Butor dal 1970 al 1976). È stato assistente di Jacques Guyonnet allo Studio di musica contemporanea di Ginevra (1973-1976), membro della prima squadra fondatrice del gruppo Contrechamps (Ginevra, 1976-1977) e svolge i suoi primi lavori all’IRCAM dal 1977 al 1978, dove è anche incaricato del corso di analisi musicale tra il 1980 e il 1990, in stretta collaborazione con i membri dell’Ensemble Intercontemporain, su iniziativa di Pierre-Laurent Aimard. Robert Piencikowski è stato collaboratore permanente della Fondazione Paul Sacher dal 1990 al 2016. È autore di numerose pubblicazioni sulla musica contemporanea in generale e su Pierre Boulez in particolare, di cui è stato responsabile degli archivi depositati dal 1986 presso la Fondazione Paul Sacher, nonché di quelli di Henri Dutilleux, Peter Eötvös, Gérard Grisey, Arthur Honegger, Darius Milhaud, Henri Pousseur (etc. ). Robert Piencikowski è il marito dell’artista-pittrice Lily Eleftheriou. 

 

Formatosi nel 2003 il Quartetto d’archi Extra Harmoniae (Luisa Bassetto e Francesca Balestri, violini, Elisabetta Rinaldo, viola, Valentina Rinaldo, violoncello), è nato in seguito alla comune passione di quattro musiciste diplomate al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia per il repertorio dell’epoca barocca e classica di area veneziana, che include composizioni di Antonio Vivaldi, Benedetto Marcello, Giovanni Bassano, Dario Castello, Baldassarre Galuppi. Il Quartetto ha seguito corsi di perfezionamento, sia individuali che in formazione, con docenti quali Edward Smith, Chiara Banchini, Giovanni Guglielmo, Franco Gulli, Dejan Bogdanovich, Enzo Porta. Ha frequentato scuole di specializzazione quali la Scuola di Musica di Fiesole, l’Accademia Chigiana di Siena e la Scuola del Trio di Trieste. Per molte stagioni è stato il quartetto stabile della Chiesa della Pietà di Venezia, chiesa così denominata perché ubicata accanto all’antico orfanatrofio situato in calle della Pietà, dove nel corso del XVIII secolo prestava la sua opera Antonio Vivaldi. 

Dal 2004 al 2006, su invito dell’organista titolare Paola Talamini, ha partecipato alla rassegna Vespri d’Organo presso la Basilica di Santa Maria della Salute di Venezia. Il Quartetto ha collaborato con la Compagnia teatrale Pantakin di Venezia, attiva nella produzione di spettacoli di Commedia dell’Arte, di Circo Teatro e di improvvisazione, e con l’attore Giorgio Bertan in concerti con letture recitate. Le componenti del Quartetto sono hanno fatto parte di orchestre da camera e sinfoniche tra cui, Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, Orchestra Filarmonica di Udine, Orchestra di Vicenza, Orchestra Città di Ferrara; come docenti tengono corsi presso varie istituzioni e scuole veneziane.

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